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Rossella Spiga, Firenze 10 aprile 2020


1. Dove vivi? Che lavoro fai?


Vivo a Firenze e lavoro all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, una delle sedi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.


2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere


Ho 39 anni, sono una donna.


3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?


Da casa lavoro molto, mi concentro e molto spesso lavoro dal mio giardino. Le interazioni con molti colleghi erano già a distanza perché lavoriamo da molte città diverse, ma ora ci sentiamo e vediamo in video-riunioni tutti i giorni. Proprio con lo stimolo dell’emergenza sono nati alcuni progetti nuovi. Certo, i contatti con i colleghi vicini mancano moltissimo, e anche i pranzi insieme, e sono stati sospesi tutti gli eventi e le conferenze nazionali e internazionali.

4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?


Ammetto di dedicarmi molto di più all’attività fisica, cosa per cui prima mi sembrava di non trovare il tempo. Facendo la spesa solo una volta alla settimana sono costretta a pianificare tutti i pasti e a cucinare sempre, cosa che impone un certo rigore. Certamente, anche grazie al grande giardino che ho intorno, faccio una vita molto più sana di prima. Certo, non indosso mai vestiti eleganti!

5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?


Si, avevo da parte alcune idee e alcuni progetti a cui ora il tempo di pensare con più calma. Per molte cose però … sono la solita procrastinatrice di sempre.

6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?


Non so proprio rispondere. Sono sola, faccio affidamento solo su me stessa e mi ero trasferita da pochi mesi in una nuova città. Per fortuna ho uno spirito molto indipendente.

7. Dove vorresti essere adesso?


Proprio qui.

8. Cosa ti manca di più?


Potermi spostare e vedere chi voglio.

9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?


Forse passare qualche ora di più a casa, era un lusso sottovalutato. E mezzora di ginnastica al giorno, non voglio perdere quest’abitudine.

10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?


Le videochiamate con le persone care che vivono lontano. Erano lontani anche prima, e non ci vedevamo mai.

11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?


Cosa cambierà dopo non lo so. Vorrei che non dimenticassimo come da un giorno all’altro la nostra vita è cambiata, senza preavviso. Vorrei portare con me una certa costanza e meno foga nel fare le cose.

12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta/o a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?


Ho idea che siamo tutti sospesi, che potremo valutare i grandi cambiamenti solo dopo.. quelli che ora sembrano stati passeggeri e che da domani potranno entrare a far parte per sempre delle nostre vite.


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