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Luigi Amodio, Napoli 7 aprile 2020


1. Dove vivi? Che lavoro fai?

Vivo a Napoli e dirigo il museo interattivo di Città della Scienza.


2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere


Ho 58 anni.


3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?


Mi alzo più tardi, all'ora in cui normalmente raggiungevo l'ufficio. Lavoro in smart working circa 5/6 ore al giorno. Ovviamente meno di prima, con moltissime riunioni di meno. Ma provo a ricostruire una routine, con orari definiti e dandomi un ordine nella giornata e nella settimana.

4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?


Leggo molto di più; faccio le pulizie e i lavori in casa; faccio ginnastica grazie ai tutorial degli istruttori della mia palestra. Vedo più film in TV e leggo 3 quotidiani al giorno.

5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?

Sto ascoltando l'opera omnia di Bach, seguendo l'ordine del Bach Werke Verzeichnis.


6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?

Con il mio compagno, con cui condivido l'isolamento.


7. Dove vorresti essere adesso?

In nessun luogo in particolare... nella mia vita "normale".


8. Cosa ti manca di più?

Gli amici, sicuramente, e i tanti momenti di convivialità che viviamo insieme. Sul piano materiale, e non l'avrei mai creduto, il caffè del bar e la pizza. So di essere banale ma è la verità.

9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?

No, in realtà, perché a causa di una malattia grave ho già fatto l'esperienza dell'isolamento e della convalescenza e quindi in quella occasione ho già avuto modo di rivalutare i tanti piccoli aspetti importanti della quotidianità.

10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?

Il piacere di curarmi di un'altra persona e di esserne curato.

11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?

"Dopo", tutto sarà nuovo, da reinventare e da scoprire; abbiamo vissuto tutti insieme una pagina di storia dell'umanità.

12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta/o a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?

Credo sia ancora troppo presto per rispondere a questa domanda. Immagino che, "quando tutto sarà finito", ci risveglieremo pian piano, come da un lungo sonno. Poi ricostruiremo passo dopo passo nuove abitudini e relazioni. Ma oggi è ancora troppo presto per sapere come sarà domani.

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