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Luciana Matarrese, Roma 29 marzo 2020


1. Dove vivi? Che lavoro fai?


Vivo a Roma, faccio la giornalista.


2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere


A dicembre compirò 46 anni. Sono donna.


3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?


In realtà non sono cambiati né tempo né abitudini di lavoro. Essendo freelance, già prima mi capitava spesso di lavorare da casa, come sto facendo in questo periodo.


4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?


Sul fronte dello svago e della socialità è cambiato parecchio: l’obbligo di restare a casa rende impossibile, per esempio, uscire il sabato sera con gli amici, incontrarsi, partecipare a riunioni, convegni, incontri di aggiornamento professionale. Nella cura della persona, della casa e sul fronte dell’alimentazione non è cambiato molto.

5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?


No.


6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?


Sento ancora più vicino mio figlio, che ha sei anni e mezzo e al quale, giocoforza, sto facendo anche da maestra.


7. Dove vorresti essere adesso?


Vorrei essere nella casa nuova che insieme a mio marito siamo in procinto di acquistare. Il blocco del Paese, scattato a causa della diffusione del contagio da Covid-19, ha rallentato di molto l’iter che era quasi giunto a conclusione.


8. Cosa ti manca di più?


La serenità di programmare.

9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?


No.

10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?


No.

11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?


In realtà è già cambiata la mia concezione del tempo, credo dopo lo impiegherò in maniera più consapevole. Di quest’esperienza conserverò il senso di smarrimento, sottofondo di ogni conversazione, in ogni sguardo.

12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta/o a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?


A essere sincera, non ho notato un gran cambiamento negli altri. Mi sono chiesta se da questa esperienza usciremo migliori, più consapevoli della necessità di non indulgere troppo in piccinerie e beghe superflue. Mi auguro di sì, ci spero davvero.

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