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Lilia Formica, Roma 26 aprile 2020


1. Dove vivi? Che lavoro fai?


Roma – dirigo una micro-impresa biotecnologica agro-ambientale.

2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere


51-67 Femminile.

3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?


Ero abituata a lavorare da casa pertanto l’organizzazione del mio lavoro è la stessa, è cambiato invece il modo di confrontarmi con miei collaboratori il cui lavoro si svolgeva prevalentemente in laboratorio, mentre ora anche in smart working. I tempi di lavoro sono più lenti e ridotti del 30-40%.


4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?


La socialità, benché in modalità virtuale, si è aperta a contatti generalmente più trascurati o meno frequenti. Lo svago si è concentrato su letture e cura dei miei pet e giardino.

5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?


Non particolarmente.

6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?


Con chi, oltre alla minaccia per la propria salute, si interroga sugli aspetti socio economici e sanitari aperti dalla emergenza.

7. Dove vorresti essere adesso?


In laboratorio con i miei colleghi, e poi difronte al mare.


8. Cosa ti manca di più?


La libertà di uscire nella mia città e abbracciare chi mi è caro.

9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?


Non particolarmente.

10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?


La quiete metropolitana.

11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?


Ricorderò la reattività all’isolamento e la volontà collettiva di vedersi anche se solo su uno schermo.

12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta/o a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?


Ho riflettuto sulle paure legittime e su quelle per me inspiegabili. Ed anche su quanto ognuno di noi è disponibile a valutare ed accettare un rischio per vivere in libertà.

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