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Daniela Giorgi, 28 aprile 2020


1. Dove vivi? Che lavoro fai?


Commerciante antiquaria

2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere


51-67


3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?


Tempi dilatati all’inizio piacevoli, ora insofferente alla mancanza di libertà, e incazzata per la perdita di 3 mesi di fatturato che nessuno rimborsa, lavoro un po’ con il web avendo un sito di e-commerce.


4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?

Più attenzione verso me stessa e all’alimentazione anche se non avevo bisogno di questa chiusura imposta per capire quanto sia importante avere una vista e non mangiare cibo spazzatura, proprio per mantenere efficiente il sistema immunitario. Svago e socialità zero, visto che siamo chiusi in casa.

5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?

Riordino e pulizie a fondo.

6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?

Con me stessa.

7. Dove vorresti essere adesso?

Al lavoro e fuori dalla città.

8. Cosa ti manca di più?

Il lavoro visto che mantiene me e la mia famiglia.

9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?


La libertà.

10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?

La libertà.

11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?

Difficile sapere cosa cambierà, mi auguro che arrivi presto una guida, un movimento, un partito che abbia a cuore il bene del popolo italiano.


12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta/o a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?

In questo periodo ho dedicato molto tempo sui social, ho notato un forte aumento di consapevolezza, di voglia di cambiamento, in tanti ci sentiamo in un pollaio come polli da spennare, senza alcuna considerazione per l’essere umano. A volte mi sorge spontanea la domanda cosa serve essere al mondo se siamo governati da menti sottili che ci odiano al punto di volerci togliere tutto. Il potere è nelle mani della finanza, di chi gestisce i soldi, multinazionali che gestiscono industrie che producono cibo spazzatura che ci fa ammalare e al contempo, case farmaceutiche che vendono le medicine per guarire dalle porcherie che mangiamo. Ci vogliono vaccinare a tutti i costi e quindi medici, virologi e scienziati di varia natura, al soldo delle case farmaceutiche ci vogliono vaccinare a tutti i costi. Quei pochi che invece cercano di informare sull’importanza del nostro sistema immunitario che ci protegge da millenni vengono ridicolizzati, oppure sbeffeggiati, le poche volte che possono parlare.

Questo aspetto lo percepivo anche prima, ora è diventato palese e insopportabile. ho voglia di ritirami, gettare il telefono e dedicarmi a qualcosa di utile.

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