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Claud Hesse, 21 maggio 2020

1. Che lavoro fai?

Artista Visiva


2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere

Genere: DoNnA

“Io non ho mai la stessa età per più di mezz’ora. Non per calcolo filosofico, ma per spensieratezza naturale.” B.A.

3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?

In questo periodo storico così complesso in cui siamo chiamati, in primis per coscienza più che per obbligo di decreti, a vivere come monadi, avendo di nuovo modo di guardare dentro di noi….in cui il silenzio è tornato a regnare come dopo neve che si posa candida e tutto tace.…in cui il traffico e le corse spasmodiche si sono arrestate e le giornate hanno assunto di nuovo quel ritmo lento di una volta in cui si può tornare a fare il pane fatto in casa, in cui si può tornare a sentire il respiro della lievitazione lenta delle cose….in cui si ha il tempo di sentirsi più vicino ad i propri cari anche se distanti fisicamente….siamo chiamati a guardare il mondo e la vita con occhi nuovi, con cuore nuovo!

Questo pensiero ha influenzato, senz’altro, anche il mio lavoro, ma non in senso fisico, l’artista è già di per sè una monade, piuttosto in senso concettuale. Mi ha portato a pensare nuove opere al limite tra il visibile e l’invisibile…

Un virus invisibile ci ha fermati….ma altro di invisibile ci salverà: Amore! Amore! Amore! Un amore inteso come buoni sentimenti, come gesti gentili, come sorrisi che danno respiro all’anima, come frequenze armoniche emanate dal nostro essere tutto.

4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?

L’ottimizzazione dei tempi, dovuta all’arresto dei viaggi, mi ha portato ad avere più tempo per dedicarmi alla cura di me stessa…per sistemare quel cassetto pieno di appunti sparsi…per fare la pasta fatta in casa insieme a mia nonna al telefono, impareggiabile tutorial ante litteram.

5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?

Avrei voluto… ma in modo totalmente inaspettato il mio lavoro si è intensificato durante questo lockdown, per cui, il passo da monade a “monaco ora et labora” è stato breve. : )

6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?

….con me stessa.

7. Dove vorresti essere adesso?

…in groppa ad un cavallo, su di esso è concentrata tutta la libertà del mondo!

8. Cosa ti manca di più?

Perdere il mio guardo verso l’infinito e oltre…


9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?

L’importanza dei tempi lenti e l’ascolto del respiro delle cose…

10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?

La pasta fatta in casa : )

11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?

Vorrei non dimenticare l’importanza delle esperienze dirette, non filtrate da uno schermo, di uno sguardo gentile che accarezza l’anima…del suono di una voce che fa risuonare il tuo essere tutto…il profumo dell’epidermide delle persone che ami, soprattutto questo!

12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?

Ho percepito che la maggior parte delle persone passano la vita a sfuggire ai propri cari ed a sè stessi (chi con la scusa dei viaggi di lavoro, chi con la scusa degliallenamenti quotidiani in palestra e chi più ne ha più ne metta)…ed ora che si sono ritrovati a dover convivere fianco a fianco molti sono entrati in crisi. Ho letto degli importanti aumenti di richieste di aiuto psicologico. Lo stratagemma di vivere una vita di distrazioni continue da noi stessi e da coloro che ci circondano si è disintegrato in sole 8 settimane…e come la luce del sole illumina la realtà a noi circostante, questi due mesi di lockdown hanno fatto luce su moltissimi rapporti…anche con se stessi. Questa esperienza spero faccia comprendere con profondità di coscienza alle persone che come diceva Gandhi “Chi non è in pace con se stesso, sarà in guerra con il mondo intero” e ancora “Pace interiore è quando ciò che dici, ciò che pensi, ciò che fai, sono in perfetta armonia.”

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