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Carlo Rovelli, Toronto, 26 marzo 2020

Aggiornamento: 10 apr 2020

1. Dove vivi? Che lavoro fai?


Vivo fra l’Italia, la Francia e il Canada. Ora sono in Canada, vicino a Toronto.

2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere


Ho 63 anni. Sono molto più uomo che donna.

3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?


Molto poco. Il principale cambiamento è che ho interrotto l’eccessivo viaggiare che facevo negli ultimi anni. È un cambiamento benvenuto.

4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?


Pulisco casa più di prima. La casa è più in ordine. Riesco a fare esercizio fisico, cosa che mi ripromettevo molto ma con poco successo. Riesco a lavorare e leggere di più, e questo mi fa felice. Invece di riunioni di lavoro con colleghi e studenti, ci si sente via internet. Non mi manca il contatto umano. Non sono solo in casa. Ho una splendida compagna e un gatto.

5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?


Si. Diverse cose. Ho iniziato a scrivere una cosa che altrimenti non avrei mai iniziato.

6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?


Con la compagna con cui convivo.

7. Dove vorresti essere adesso?


Qui dove sono.

8. Cosa ti manca di più?


L’idea di andare prima o poi a fare un viaggio di svago.

9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?


Avere in casa un termometro. Qui non lo avevo e ho fatto fatica a trovarlo. Non saprei cosa altro.


10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?


Forse il piacere di prendere la vita con un po’ più di calma, rispetto alla mia eccessiva agitazione di prima.

11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?


Non vorrei dimenticare come nonostante i drammi e le paure i, questo giorni ci siano anche tante ore liete.

12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta/o a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?


Mi sembra che tutto sommato la gente sia più allerta, meno depressa, più vitale. Magari un po’ spaventata o agitata, ma non vedo più la gente annoiata e malmostosa che vedevo prima.

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