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Anonima, Roma 13 aprile

1. Dove vivi? Che lavoro fai?


Vivo a Roma; ricercatrice in un Ente pubblico.


2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere

36-50, donna;

3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?

Lavoro da casa in smart working per la parte operabile tramite pc; mi reco sul luogo di lavoro circa 1 volta a settimana per controllare strumentazioni e materiale sperimentale e assicurarne il mantenimento. Il tempo dedicato al lavoro è diminuito di circa 1 ora al giorno.

4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?

Svago: più tempo dedicato a lettura, ascolto radio e visione film in streaming, azzerato lo sport. Socialità: completamente demandata a videochiamate con il mio compagno, genitori, amici. Cura della persona e della casa: per la persona non è cambiato nulla, eccetto la mancanza di parrucchiere ed estetista; mi prendo cura sommariamente della casa data l’assenza della colf. Alimentazione: più o meno uguale, ma noto che sono meno golosa del solito.

5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?

No

6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?


Con le persone amate con cui lo ero anche prima, non è cambiato nulla da questo punto di vista. 7. Dove vorresti essere adesso?


Nella mia vita quotidiana pre-emergenza.

8. Cosa ti manca di più?



La presenza fisica del mio compagno e dei miei genitori.

9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?

L’avere sempre tutto a portata di mano; vivo con ansia e difficoltà la necessità di approvvigionamenti cadenzati, perché non ero abituata a fare la “spesa grossa” settimanalmente, e la rinuncia momentanea ad alcuni beni che pur essendo disponibili, non valgono un’uscita apposita e in questo momento ho depennatodalla prima necessità.

10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?

No

11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?


Vorrò dimenticare tutto il più possibile, non ho apportato grossi miglioramenti a nessun aspetto della mia vita; le modifiche sono date dalle condizioni contingenti, ma nessuna di queste costituisce un miglioramento che valga la pena portarmi dietro nel “dopo”. Questo, se vogliamo, è un dato che avvalora la qualità della mia vita “precedente” e delle mie scelte.

12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta/o a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?


Negli altri ho percepito reazioni per lo più prevedibili in base ai diversi caratteri; non ci sono specifiche domande sollevate dalla situazione, perché in generale nessuno dei cambiamenti che ho notato nelle persone mi ha sorpresa.

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