1. Dove vivi? Che lavoro fai?
Vivo a Bologna e insegno Storia della Filosofia all’università di Bologna.
2. La tua età: sotto i 35 anni; 36-50; 51-67; oltre i 67 anni. Il tuo genere
51-67 (ho 58 anni) e sono una donna.
3. Come sono cambiati i tuoi tempi e le tue abitudini di lavoro?
Sto in casa tutta la giornata (cosa che non ho mai fatto nella vita); faccio lezione on line; ho ritmi di studio e di lavoro rallentati.
4. Cosa è cambiato nelle tue abitudini quotidiane? Nello svago, la socialità, la cura della persona e della casa, l’alimentazione?
Pulisco casa e cucino (attività quasi sempre elusa); mangio e guardo film più del solito; ho iniziato a fare volontariato (distribuzione cibo a persone indigenti).
5. Hai approfittato di questo periodo per fare qualcosa che ti ripromettevi, ma non avevi il tempo di fare?
Direi di no.
6. In questo isolamento con chi ti senti più in sintonia?
Con mia cugina (la parente più prossima) e con due amiche.
7. Dove vorresti essere adesso?
Al mare, in Sardegna (zona Pula)
8. Cosa ti manca di più?
Camminare al sole.
9. Hai scoperto l’importanza di qualcosa cui prima non davi alcun peso o ne davi meno?
Non mi pare.
10. Pensi che ci sia qualcosa che hai riscoperto e alla quale non vorrai rinunciare dopo?
Fermarmi un po’.
11. Cosa cambierà dopo? Cosa vorresti portare con te di questa esperienza quando sarà finita? Cosa non vorresti dimenticare?
Non vorrei dimenticare nulla. Vorrei portare con me la coscienza della condizione di bisogno di vecchi e nuovi poveri
12. Come percepisci il cambiamento negli altri? Quali sono le domande che ti sei posta/o a questo riguardo e alle quali non avevi mai pensato prima?
Percepisco un’attenzione maggiore e meno formale in alcune relazioni, da parte mia e da parte di altri. Domande epocali non me ne sono fatta, ma sono più preoccupata di prima rispetto alla miseria di molti.
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